Suor Dinarosa Belleri
Ultima modifica 3 maggio 2021
Sabato 25 gennaio, la comunità delle Suore delle Poverelle residenti a Cailina, ha vissuto la gioia del primo passaggio diocesano per la beatificazione delle sei sorelle religiose morte di ebola, in Africa nel 1995.
Tra queste vi ricordiamo che Teresina Belleri, Suor Dinarosa, era di Cailina, dove nacque l'11 maggio 1936, conoscendo anche la povertà della guerra e la paura dei bombardamenti.
Entrò nell'Istituto delle Suore Poverelle di Bergamo a 21 anni, nel 1957, dopo aver lavorato in una fabbrica a Lumezzane.
Divenne Suor Dinarosa e svolse la sua attività come Infermiera professionale, dapprima a Cagliari, per cinque anni, poi in Congo, dove rimase per ben 29 anni.
Per diciassette anni fu a Mosango dedicandosi ai lebbrosi ed agli ammalati di tubercolosi.
Nel 1983 passa a Kikwit, nel grande ospedale dove a fronte di 450 posti letto, i malati erano sempre più di un migliaio.
A Kikuit si occupava anche della manutenzione dell' ospedale, in un contesto di continue crisi politiche, disordini e saccheggi.
Poco tempo prima di essere colpita dal "virus" portò anche a termine la tinteggiatura dell' ospedale grazie al cospicuo contributo all'epoca ricevuto dal Comune di Villa Carcina.
Lo scoppio della terribile epidemia di Ebola, virus allora sconosciuto che provoca febbre emorragica, fece una strage a Kikwit, dove causò la morte di 240 persone, di cui 60 erano operatori sanitari e tra questi le sei suore infermiere che decisero di restare in mezzo a un popolo già tragicamente colpito.
Suor Dinarosa morì a Kikwit, in Congo, il 14 maggio 1995.
Il processo di beatificazione si concluderà nel mese di aprile, poi tutto il materiale sarà portato a Roma presso la sede della Congregazione per le cause dei Santi.